Benvenuti su un altro articolo firmato Dentista Low Cost! Oggi vediamo nel dettaglio cosa riguarda la visita odontostomatologica. Quando sentiamo le parole “chirurgia orale” già siamo portati ad indietreggiare o a farci più piccolini sulla sedia: la paura del dentista è atavica e accomuna tutti gli esseri umani. Ma vediamo di che cosa si tratta ed eliminiamo un po' dell'incertezza e di mistero su questa pratica, che è più banale di quanto non si creda.

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La chirurgia orale, chiamata più precisamente odontostomatologica, è una branca della chirurgia maxillo-facciale che si occupa naturalmente del cavo orale. Questo tipo di chirurgia si occupa sia di interventi molto complessi, che di banali operazioni come ad esempio l'implantologia e la parodontologia.

La visita odontostomatologica

Fanno parte della chirurgia odontostomatologica anche interventi più semplici come quelli relativi all'implantologia, ossia parliamo di quei particolari interventi chirurgicoi che mirano ad impiantare dei denti costruiti appositamente per la nostra bocca, in modo da riempire dei buchi causati da estrazioni di denti malati o ad esempio da paradontiti.

Questo tipo di interventi a volte hanno bisogno di piccole operazioni preliminari affinché quelle vere e proprie abbiamo una buona riuscita. Un esempio molto comune è il rialzo del seno mascellare che si rende necessario a causa della riduzione della quantità di osso e che può impossibilitare l'impianto. Altri interventi molto simili mirano a rigenerare l'osso attraverso l'impianto di membrane, poi vi sono gli innesti ossei con osso del paziente oppure con osso sintetico, la rigenerazione ossea con "osso di banca", distrazioni di porzioni d'osso etc..

Questo tipo di chirurgia è all'avanguardia e costantemente in evoluzione. Infatti sono moltissimi i cambiamenti in materia anche solo negli ultimi cinque anni. Un altro consiglio dunque, quando avete una problematica legata ai denti, è di consultare più di un dentista: non tutti infatti sono aggiornati sulle ultime novità, che potrebbero ridurre di molto gli interventi e le visite e magari essere meno invasivi.

Le nuove risorse tecnologiche a disposizione dei professionisti della dentizione, permettono alla chirurgia odontostomatologica risultati che fino a dieci anni fa erano del tutto impensabili. Uno dei più importanti traguardi raggiunti è sicuramente relativo alla terapia del dolore intra-operatorio e postoperatorio, che viene quasi del tutto azzerato grazie a nuovi farmaci, alcuni anche omeopatici ed omotossicologici, da effettuare a casa propria senza dover andare ogni volta dal proprio specialista. Molti degli interventi inoltre sono eseguibili in day hospital, alcuni direttamente nello studio dentistico. Dimenticate allora ansie e panico da dentista, ormai la maggior parte dei problemi sono risolvibili con pochissime sedute e in modo del tutto indolore. Basta trovare un ottimo specialista con i titoli giusti.

Cos'è l'odontoiatria conservativa e restaurativa

Visita odontostomatologica

La salute dei nostri denti è molto importante per diversi aspetti. Il primo è quello funzionale: i denti sono una parte fondamentale del nostro corpo, necessaria per assumere cibo. Ma la loro funzione non si limita ovviamente a questo. Dal punto di vista estetico infatti i denti sono davvero importanti. Per il sorriso innanzi tutto, una delle manifestazioni più significative del nostro essere, ma anche per la forma del nostro viso: la mancanza di denti infatti, tende a far rilassare i muscoli facciali e a cambiare negli anni forma al nostro viso.

Negli ultimi anni l'odontoiatria ha compiuto passi da gigante: non soltanto si sono rese più semplici le soluzioni già esistenti, ma si sono sviluppate tecniche all'avanguardia per risolvere problemi che prima non si sapeva come affrontare. Il nuovo indirizzo dell'odontoiatria mira a essere il più conservativo possibile.

Questa disciplina si occupa principalmente della conservazione di denti affetti da carie. L'obiettivo è quello di ripristinare il dente malato ridando la forma originaria e riparando tutti i danni prodotti.

Le carie e la visita odontostomatologica (problemi d'estetica)

Ma cosa sono le carie? La parola in sé deriva da latino è vuol dire “buco”.. in effetti la carie è proprio un buco che i batteri scavano nel dente. Grazie agli zuccheri, essi possono riprodursi velocemente, ed è per questo che gli alimenti che ne contengono moliti sono dannosi per i denti.

La carie crea più danno se resta a lungo nel dente, perché prosegue la sua corsa verso la polpa del dente e lo rende irrecuperabile. Andare tempestivamente dal dentista è dunque buona prassi non appena sentite un dolore che si protrae per circa tre giorni. Altrimenti, se effettuate la pulizia dei denti dal dentista ogni sei mesi, state tranquilli il dentista stesso farà un rapido controllo prima di eseguirla.

Non curare il dente può portarne alla devitalizzazione se non all'estrazione. Il procedimento, oltre a farvi perdere un preziosissimo dente, risulta essere anche molto più costoso. Un motivo in più dunque, per curare la propria Igiene orale.

Prima visita

I sintomi: informatevi anche tramite libri ufficiali

Identificare precocemente la presenza di carie dentali rappresenta una sfida non indifferente per molte persone. Questa difficoltà deriva dal fatto che i sintomi iniziali della carie possono essere facilmente confusi con quelli di altre condizioni orali, come la gengivite, un'infiammazione delle gengive che può causare disagio e dolore simili. La carie dentale, causata dalla demineralizzazione dello smalto dentale a seguito dell'attacco acido prodotto dai batteri presenti nella placca, può manifestarsi attraverso diversi segnali, alcuni dei quali possono non essere immediatamente riconosciuti come allarmanti.

Sintomi Comuni della Carie Dentale

I primi segnali di allerta di un problema di carie possono variare da persona a persona ma tendono a includere alcuni sintomi chiave:

  • Sensibilità Dentale: Un'elevata sensibilità al caldo e al freddo è uno dei primi sintomi di allarme. Questa sensazione può variare da un lieve fastidio a un dolore acuto e persistente, a seconda dell'entità della carie.
  • Dolore alla Masticazione: La pressione esercitata sui denti durante la masticazione può causare dolore in presenza di carie, poiché la struttura del dente è compromessa e più sensibile alle sollecitazioni.
  • Reazione a Cibi Acidi e Dolci: La presenza di cibi acidi o dolci può provocare una risposta dolorosa nei denti affetti da carie, a causa dell'esposizione delle zone danneggiate dello smalto ai suddetti alimenti.

Evoluzione dei Sintomi

Se non trattata adeguatamente, la carie può progredire, superando lo strato superficiale dello smalto per invadere strati più profondi del dente, come la dentina e la polpa. Questo processo non solo esacerba i sintomi iniziali ma ne introduce di nuovi, decisamente più gravi:

  • Dolore Intenso e Costante: La carie avanzata può causare un dolore persistente che non si attenua, influenzando significativamente la qualità della vita quotidiana.
  • Formazione di Ascessi: L'infezione può raggiungere la radice del dente e il tessuto circostante, portando alla formazione di ascessi, che si manifestano con gonfiore, dolore intenso e, in alcuni casi, febbre.
  • Diffusione del Dolore al Volto: Il dolore può estendersi dal dente interessato ad altre parti del viso, compresa la mandibola e l'orecchio, a seconda della posizione della carie e dell'infiammazione associata.

L'Importanza della prevenzione e del Trattamento Precoce

Questi sintomi sottolineano l'importanza di un approccio proattivo alla salute orale, che include controlli dentali regolari, una corretta igiene orale quotidiana e l'adozione di una dieta bilanciata, povera di zuccheri e acidi, che possono accelerare il processo di carie. Inoltre, al primo segnale di uno dei sintomi descritti, è fondamentale consultare un dentista per valutare la situazione e intraprendere, se necessario, un trattamento adeguato. Questo può variare dall'applicazione di otturazioni per ripristinare la struttura del dente compromessa fino a trattamenti più invasivi come la devitalizzazione, nel caso in cui l'infezione abbia raggiunto la polpa dentale.

La cura: il programma delle procedure di trattamento

Come si cura un dente cariato? Preliminarmente si elimina la parte rovinata, e si pulisce il dente in profondità. Dopo bisogna fare un valutazione. Qualora la parte danneggiata fosse piccola, basterà procedere con una otturazione. Le otturazioni costano relativamente poco, intorno ai 100 euro, ma sono fatte con materiali assolutamente resistenti e del colore del vostro smalto. Non si noterà l'intervento del dentista.

Se invece il danno è ampio si può ricorrere all'intarsio. L'intarsio implica una procedura un po' più complicata. La vostra parte mancante di dente infatti viene ricostruita in laboratorio. Il dentista prima prenderà uno stampo, dopo lo manderà in laboratorio dove verrà costruita la parte di dente mancante che poi, attraverso un composto, verrà applicata in modo stabile e permanente sul vostro dente. Anche qui il risultato sarà esteticamente perfetto.
Se infine il danno è davvero molto esteso, si opterà per una corona. Questa si utilizza quando il dente ha perso la maggior parte del suo corpo e non può più essere utilizzato per la masticatura.

Devitalizzazione

La devitalizzazione, comunemente nota come trattamento canalare, rappresenta una procedura odontoiatrica fondamentale nel contesto della terapia conservativa, mirata a salvare un dente che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perso. Questo intervento diventa necessario quando ci troviamo di fronte a una carie estremamente avanzata, che ha causato un danno significativo alla struttura del dente, compromettendo profondamente la polpa dentaria. La polpa, essendo il cuore vivente del dente, contiene vasi sanguigni e nervi; la sua infiammazione o infezione rappresenta una condizione critica che può portare a dolore intenso e, se non trattata, a ulteriori complicazioni, compresa la perdita del dente.

Il Processo di Devitalizzazione

La procedura di devitalizzazione si articola in diverse fasi mirate a eliminare l'infezione dalla polpa dentaria e a preservare la funzionalità del dente:

  1. Diagnosi e Valutazione: Il dentista effettua una valutazione approfondita, spesso avvalendosi di radiografie, per determinare l'entità del danno e pianificare il trattamento più adeguato.

  2. Anestesia Locale: Per garantire il comfort del paziente durante l'intervento, viene somministrata un'anestesia locale nell'area circostante il dente interessato.

  3. Isolamento del Dente: Il dente viene isolato mediante un diga di gomma, per prevenire la contaminazione da parte della saliva durante la procedura.

  4. Rimozione della Polpa Infetta: Si procede con l'apertura di un accesso nella parte superiore del dente per rimuovere il tessuto infetto e malato della polpa, pulendo accuratamente l'interno dei canali radicolari.

  5. Disinfezione dei Canali: Dopo la rimozione della polpa, i canali all'interno della radice del dente vengono minuziosamente puliti e disinfettati per eliminare eventuali batteri residui.

  6. Riempimento e Sigillatura: Una volta che i canali sono stati adeguatamente puliti, vengono riempiti con un materiale biocompatibile, solitamente guttaperca, per prevenire future infezioni. Il dente viene quindi sigillato con una otturazione temporanea o permanente.

  7. Ripristino del Dente: In molti casi, dopo la devitalizzazione, il dente richiede un ulteriore ripristino, come l'applicazione di una corona, per ripristinare la sua forma, funzionalità e estetica.

Significato e Benefici della Devitalizzazione

Attraverso la devitalizzazione, è possibile eliminare il dolore e l'infezione, salvaguardando il dente e prevenendo la necessità di estrazione. Questo trattamento non solo allevia i sintomi dolorosi ma gioca anche un ruolo cruciale nel mantenimento della salute orale generale, prevenendo la diffusione dell'infezione ad altri denti o tessuti circostanti.

La devitalizzazione è, dunque, una procedura che riflette l'evoluzione della moderna odontoiatria conservativa, la quale pone l'accento sulla massima preservazione della struttura dentale naturale e sul ripristino della funzione masticatoria, contribuendo significativamente al benessere e alla qualità di vita del paziente.

I titoli per effettuare la chirurgia orale

Chi può occuparsi della chirurgia orale? Soltanto chi ha i titoli giusti. Raccomandiamo infatti di dare un'occhiata ai diplomi e alle lauree appese nello studio dentistico quando vi rivolgete ad uno specialista nuovo, oppure a chiedere in giro. Purtroppo negli ultimi anni si sono scoperte moltissime truffe in questo campo. Il chirurgo orale è un odontoiatra in possesso della specializzazione post-laurea in Chirurgia odontostomatologica che si occupa, ad esempio, di aumento osseo o di apicectomia, e quindi della rimozione chirurgica dell'apice radicolare di un dente per trattare un dente a polpa necrotica. La chirurgia orale si occupa anche di: rimozione di radici o denti inclusi nell'osso.

Bibliografia

  • AA.VV. (Autori Vari), Odontostomatologia Clinica e Pratica, Casa Editrice Edi-Ermes, 2020.
    Un testo fondamentale che offre una panoramica completa e dettagliata sulla diagnosi e il trattamento delle patologie odontostomatologiche. Particolare attenzione è rivolta alla visita diagnostica e all’approccio multidisciplinare.

  • M. L. Ficarra, Manuale di Patologia Orale e Odontostomatologica, Edizioni Minerva Medica, 2018.
    Un manuale di riferimento per gli specialisti in patologia orale, con sezioni dedicate all'importanza della visita odontostomatologica nella prevenzione e diagnosi precoce delle malattie.

  • A. Carrassi, Odontostomatologia Preventiva e di Comunità, Casa Editrice PICCIN, 2017.
    Questo volume esplora l'importanza della prevenzione nell'odontostomatologia, con un'analisi approfondita su come la visita odontostomatologica possa intervenire a livello comunitario per ridurre l'incidenza delle malattie orali.

  • L. Guida, Diagnosi e Terapia in Odontostomatologia, Edizioni Medico-Scientifiche, 2019.
    Un testo di riferimento che esamina le tecniche diagnostiche utilizzate nella visita odontostomatologica, con casi clinici e protocolli terapeutici dettagliati.

  • G. Martignoni, Atlante di Odontostomatologia Chirurgica, Casa Editrice Masson, 2016.
    Un atlante visuale con illustrazioni dettagliate e casi pratici, che include una sezione completa sulla valutazione diagnostica attraverso la visita odontostomatologica preoperatoria.

FAQ sulla Visita Odontostomatologica

1. Che cos'è una visita odontostomatologica e perché è importante?

La visita odontostomatologica è un esame medico-dentistico eseguito da uno specialista in odontostomatologia, mirato alla valutazione dello stato di salute della cavità orale, dei denti, delle gengive e delle strutture correlate, come l'articolazione temporo-mandibolare. Durante la visita, il professionista esamina attentamente la presenza di eventuali lesioni, carie, malattie parodontali, malocclusioni o altre patologie orali. È fondamentale per prevenire malattie gravi, come il cancro orale, e per diagnosticare precocemente condizioni che, se trascurate, possono portare a complicazioni. Inoltre, questa visita è importante per monitorare lo stato generale di salute orale, che può influenzare il benessere sistemico della persona.

2. Come si svolge una visita odontostomatologica?

La visita odontostomatologica si svolge in diverse fasi. Inizialmente, lo specialista raccoglie un'anamnesi dettagliata, chiedendo al paziente informazioni sulle sue abitudini, eventuali patologie pregresse o farmaci assunti. Successivamente, si procede con un esame clinico che può includere l'ispezione visiva della bocca, la palpazione dei tessuti molli e duri, e l'uso di strumenti specifici per valutare le condizioni dentali e gengivali. Possono essere eseguite anche radiografie e altri esami diagnostici per una visione più approfondita. Alla fine della visita, lo specialista discute i risultati e, se necessario, propone un piano terapeutico personalizzato.

3. Quanto spesso è necessario sottoporsi a una visita odontostomatologica?

È generalmente raccomandato sottoporsi a una visita odontostomatologica almeno una volta all'anno. Tuttavia, in base alla salute orale del paziente e a fattori di rischio specifici, come fumo, diabete o predisposizione a malattie gengivali, il dentista potrebbe suggerire controlli più frequenti, anche ogni sei mesi. La regolarità delle visite è cruciale per prevenire e individuare tempestivamente problematiche che potrebbero compromettere la salute orale e generale.

4. Quali patologie possono essere diagnosticate durante una visita odontostomatologica?

Durante una visita odontostomatologica possono essere diagnosticati numerosi disturbi, tra cui carie dentali, malattie gengivali (come gengivite e parodontite), malocclusioni, disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM), lesioni precancerose o cancerose, e altre patologie orali come le infezioni micotiche o virali. Lo specialista può anche identificare segni di condizioni sistemiche che si manifestano nella bocca, come il diabete o disturbi gastrointestinali.

5. Che differenza c'è tra una visita odontoiatrica e una visita odontostomatologica?

La differenza principale risiede nell’approccio e nella specializzazione del professionista che effettua la visita. La visita odontoiatrica è specificamente mirata alla salute dei denti e delle gengive, mentre la visita odontostomatologica ha un approccio più ampio, includendo anche l'esame di tutte le strutture della cavità orale e delle aree adiacenti, come la lingua, le labbra, le mucose e l’articolazione temporo-mandibolare. L’odontostomatologo, inoltre, ha una formazione che gli permette di trattare condizioni che vanno oltre i semplici problemi dentali, intervenendo anche su patologie orali di natura più complessa.

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Autore: Dottor Carnabuci

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